La storia di questo liquore, per quanto mi riguarda, è lunga un anno!!! Vi spiego. Lo scorso anno, durante una passeggiata nel bosco, come amiamo fare spesso in famiglia, mio marito notò una pianta... per lui era Mirto, si ricordava di averlo visto, addirittura 9 anni prima... durante una vacanza in Sardegna.
Non certi che lo fosse però, ho interpellato la mia amica Mariolina, che tra l'altro ha un meraviglioso sito internet che vi consiglio vivamente di visitare: http://www.mammamariolina.it/.
Ebbene, appena vista la foto che le mandai via email, non esitò a rispondermi immediatamente confermandomi che si trattava proprio di Mirto!!
Mi diceva che dall'8 dicembre, in Sardegna, iniziano a raccoglierlo.
Mi consigliava di aspettare un pò, visto che la Toscana non beneficia di un clima mite e caldo come la Sardegna.
Ero pronta, lo scorso gennaio, a raccogliere le preziose bacche.
Se non che, l'anno scorso, qui da noi, iniziò una stagione così continuativamente piovosa che passarono le settimane, i mesi e non riuscii a procurarmi l'ingrediente principale per questo liquorino.
Inutile dirlo: quest'anno non avrei perso l'occasione, sicuro!!
E infatti, sono riuscita nel mio intento: ieri ho terminato le ultime fasi della ricetta e il prodotto è davvero ottimo.
Niente a che vedere, permettete l'arroganza, con lo Zedda Piras... eh eh eh...!!!
La ricetta definitiva l'ho trovata su un libro che ho acquistato durante le ultime vacanze natalizie. Mariolina, mi aveva suggerito di non prendere in considerazione ricette che prevedevano di utilizzare i semini che le bacche hanno al suo interno perchè sono leggermente amarognoli e non danno un tocco piacevole al liquore.
Così mi sono basata su questa:
Dosi (io ho dimezzato le dosi):
600 gr di bacche di mirto ben mature - 500 gr zucchero o 600 gr di miele - 1 lt. di alcool a 90° - 2 lt di acqua.
Preparazione:
Dopo aver pulito le bacche liberandole dalle impurità, metterle in un recipiente di vetro scuro con l'alcool per 2 settimane.
Dopo questo tempo, filtrare con un telo a trama sottile il liquido. Spremere le bacche tenedole dentro al telo. Aggiungere all'alcool, lo sciroppo FREDDO ottenuto sciogliendo nell'acqua calda lo zucchero (o il miele).
Travasare in bottigliette preferibilmente scure.
#############
Ed eccola la pianta del Mirto, con le sue bacche:
Scorcio del bosco:
Tracce di passaggi: in questo caso cinghiale...
Di qui, invece, è passato un capriolo. Aveva bisogno di una grattatina...
Un tocco di romanticismo non guasta mai... ^_-